Amapola?

 

Ho comiciato anni fa questo blog sentendomi una rosa; una rosa nera.

 

Pur conservandone molti aspetti ho dovuto però, col passare del tempo, convenire con il Neruda che scrisse  “e apparisti in altra stella, determinatamente transitoria, trasformata alla fine in un papavero”.

 

E chissà in cos’altro mi trasformerò. Forse resterò semplicemente così; un fiore che vive pressoché ovunque purché scaldato dal sole, lampeggiante rosso sanguigno nei tremuli movimenti soffiati dalla brezza di fine primavera.  Un lungo gambo ruvido ed elastico a sorreggere la spavalda corolla che resiste ad ogni intemperia ma, al tocco umano dei soffici e impalpabili petali, all’imprudente coltura, appassisce rovinosamente perdendo la sua essenza.

 

Scavate liberamente nel mio archivio se vi aggrada. In fondo, è tutto uno scherzo.

 

 

Francesca, 30 Marzo 2011

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